Così come abbiamo già avuto modo di vedere in occasione della Giornata Internazionale del Caffè, intorno a questa bevanda ruota un mondo intero, fatto di varietà, origini, tecniche di preparazione e marchi. Vi accompagneremo dunque in un viaggio intorno al mondo, ed è proprio il caso di dirlo quando si parla di caffè, su questo tema, per scoprirne curiosità, trucchetti e consigli utili.

Ma partiamo dalle basi, quante varietà di caffè esistono? Il caffè deriva dalla macinazione dei semi, precedentemente tostati, di diverse specie di piante che afferiscono al genere “Coffea”, della famiglia delle Rubiacee. Tale famiglia conta oltre 60 ceppi, ma meno della metà vengono impiegati per la produzione del caffè: ogni seme proveniente da una diversa pianta ha delle sue caratteristiche ben precise, ma è possibile individuare 4 “macro-varietà” che hanno assunto nel corso degli anni maggior rilievo in termini commerciali: l’arabica, la robusta, la liberica, la excelsa.

Cominciamo subito dalla Coffea Arabica, che costituisce il 70% delle coltivazioni di caffè nel mondo, ad oggi. Originaria dello Yemen e dell’Etiopia, l'arabica si contraddistingue per il suo aroma marcato e per note amare inferiori e, di contraltare, maggiormente zuccherine. Grazie anche ad una percentuale inferiore di caffeina, si tratta non soltanto di una delle varietà più pregiate ma anche una delle più diffuse, grazie alla sua amabilità.

Per certi versi opposta rispetto all’arabica, la Coffea Robusta è contraddistinta da una percentuale maggiore di caffeina, risultando così più corposo e amaro, con forti note che richiamano il cioccolato. Originaria dell’Africa Occidentale, contrariamente a quel che si può pensare, il termine “robusto” non fa riferimento al carattere corposo di questa tipologia di caffè ma proprio alla pianta, che risulta maggiormente resistente a malattie, parassiti e sbalzi climatici. Questa specie di pianta venne infatti introdotta nell’Ottocento per sostituire le coltivazioni di Coffea Arabica, in quel periodo decimata da malattie di vario genere. 

Le due varietà Liberica ed Excelsa sono meno conosciute e anche meno commercializzate: se la Liberica (proveniente dalla Costa d’Avorio e dalla Liberia, appunto) produce un caffè dal gusto estremamente particolare, tra l’affumicato e il fruttato, ma considerato di qualità inferiore, la Excelsa (proveniente da Africa e Sierra Leone) viene invece generalmente utilizzata come miscela per le varietà più delicate e pregiate.

Il mix tra le diverse varietà porta alla creazione di miscele capaci di andare in contro ai gusti di ognuno di noi e anche alla tipologia di preparazione della bevanda in questione, in commercio infatti è possibile trovare prodotti di diverso genere, con diversi livelli di intensità.