La stagione calda si avvicina e, tra una grigliata e l’altra, è quasi inevitabile un bel sorso di birra fresca. Ma quale? La scelta è davvero ampia, in base al malto utilizzato e alla lavorazione degli ingredienti che la compongono.

Cominciamo la nostra rassegna dalle Lager, birre di origine tedesca contraddistinte da una bassa fermentazione (cioè ad una temperatura inferiore), così come la loro gradazione alcolica: per questa caratteristica si tratta di una birra particolarmente indicata durante i pasti, come nel caso della birra Moretti, della Messina, della birra dello Stretto o della 3 Luppoli Poretti.

Esatto opposto della Lager è la Ale, termine che racchiude tutte le birre di origine britannica che si distinguono invece per l’alta fermentazione (ossia che avviene ad una temperatura più alta) e dunque per un gusto più articolato e complesso. Le Strong Belgian Ale, invece, sono le tipiche birre di produzione belga, contraddistinte da un gusto estremamente predominante di malto e lieviti, come la Chimay o la St. Bernardus. Queste birre, nello specifico, vengono definite “Birre d’Abbazia” perché originariamente prodotte dai monaci. A sua volta, tra le birre d’abbazia, è corretto menzionare le birre trappiste, distinte da una specifica etichetta, nate e prodotte tutt’oggi all’interno di abbazie di un ordine specifico di monaci cosiddetti cistercensi. Solo dodici sono le birre trappiste, di cui menzioniamo qui le Orval, le Rochefort e le stesse Chimay.

Sempre di origine nordeuropea è la Blanche, una tipologia di birra estremamente aromatica e dal colore chiaro: si tratta di una birra di frumento derivante dalla fermentazione del malto d’orzo e del grano insieme ad una miscela di diverse erbe e spezie, come nel caso della Blanche de Namur.

La Pils o Pilsner, il cui nome deriva dalla città Plzen della Cecoslovacchia, è la classica birra chiara per eccellenza, dal gusto fresco e luppolato. La Beck’s, la Top della Ceres e la Urquell corrispondono a questa tipologia. 

La Weiss è invece una birra di frumento dal colore giallo paglierino, originaria soprattutto della Baviera. Tra le Weiss più conosciute spicca sicuramente la Franziskaner. Dal colore “opposto” è invece la Stout, tipicamente inglese, il cui colore scuro deriva dalla presenza dell’orto e dal malto tostato.

Un capitolo a parte lo dedichiamo alle birre artigianali siciliane di cui sono degni rappresentanti la Bruno Ribadi, disponibile Bianca, Ale o Pilsner e la Trimmutura, la cui traduzione letteraria del nome “tre motori”, in realtà altro non è che un’evocazione di una leggenda palermitana... La Trimmutura è presente nelle varianti “Miscela al 4,6%”, leggermente aromatizzata dai fiori di fico d’india, la “Senza Piombo”, certificata senza glutine, la “Diesel” dal profumo tostato, la “Super”, aromatizzata con il finocchio selvatico e la “Hybrid”, ai capperi di Pantelleria.